Visita dal famosissimo “Maestro Bottaio” Renzi

Sulla Via degli Scarlatti a Modena c’è il laboratorio del maestro bottaio Francesco Renzi; è difficile trovare segatura per terra, e anzi l’ambiente è spazioso, pulito e pervaso del profumo dei legni.

Si dice che ci sia da aspettare almeno un anno per le botti realizzate dal maestro, è davvero molto richiesto. Oltre al volume delle botti, anche i tipi di legno utilizzati sono diversi: rovere, gelso, castagno, ginepro, ciliegio, robinia e altri ancora.
E' opportuno perciò adottare trattamenti diversi adeguati alle caratteristiche dei rispettivi tipi di legno.

La prima è la stagionatura del legno: ovvero il processo di essicazione.
Il secondo passo è piegare le doghe di legno essiccato in modo che si possa ottenere la giusta curvatura delle botti. In questa fase le doghe piegate vengono sezionate e piallate grossolanamente in superficie per essiccare meglio l’interno del legno e fissare la forma.
Quindi le doghe preparate vengono tagliate a misura delle botticelle, poi levigate sia internamente che esternamente, piallate nei fianchi togliendo tutte le irregolarità e accatastate all’interno della fabbrica.
Successivamente, dopo aver sistemato queste doghe in posizione circolare, si mettono intorno dei cerchi provvisori che verranno sostituiti dopo la piallatura e levigatura finale.
Per concludere l’opera, si marchiano a fuoco sui fondi la data di fabbricazione e il nome di fabbrica “Renzi”; la botte è ora completata.

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